martedì 27 maggio 2014

Un voto alla stupidità degli italiani



Ho sempre negato che rispetto agli altri popoli occidentali gli italiani fossero più stupidi o capaci di essere gli unici a combinare certi pasticci, ritenendo invece che i cittadini tedeschi o francesi fossero altrettanto scemi, ma in altro modo.
Dopo le elezioni europee del 25 maggio, onestamente, qualche dubbio inizio ad averlo anch'io.
Diciamo che se non tutti gli italiani, almeno il 40% di quelli che si sono recati a votare sembra aver davvero parecchi neuroni fuori posto in più rispetto agli altri europei. Eh sì, perché mentre in Europa sono sensibilmente cresciuti i partiti euroscettici (con quali potenzialità costruttive è altra questione) l'Italia è stata praticamente l'unico paese che non solo ha dato piena fiducia a un partito di governo, oltre che massimo rappresentante dei poteri forti internazionali, ma addirittura a votarlo con percentuali bulgare.

E' già la seconda volta, dopo le elezioni politiche del 2008, che il popolo italiano reagisce in modo esattamente contrario a come ragione comanda in una fase storica difficile. Sull'onda delle difficoltà è normale e probabilmente anche giusto tentare la carta del voto a formazioni che propongono qualcosa di nuovo, di forte, rispetto a un agone politico ormai prevedibile e squalificato. Così hanno fatto la Gran Bretagna e la Francia, con tutti i limiti dei vincitori designati in particolare nel caso inglese, così ha fatto parzialmente la Grecia. Persino l'anestetizzata Germania è riuscita a sfogare un po' di sana rabbia popolare mandando all'Europarlamento un deputato neonazista ed uno del partito dei Pirati.
L'Italia non ha fatto niente del genere ed ha invece votato in massa chi della sua sofferenza è, seppure non in esclusiva, in larga parte responsabile. A questo si aggiungano le percentuali tutto sommato importanti conseguiti da altri partiti spazzatura come Forza Italia e NCD, ed ecco che la sconfitta di forze che potevano avere qualcosa da dire almeno in termini di novità, se non di qualità, come M5S o la stessa Italia dei Valori, diventa ancora più incomprensibile.
Come accennato nel 2008 si era già verificato qualcosa di simile. In quella circostanza la massima parte dei voti se la spartirono le due coalizioni di centro-destra e centro-sinistra, assolutamente sovrapponibili come progetti, con qualche briciola per lo schieramento di centro. Le due ali estreme, la Destra Tricolore e la Sinistra Arcobaleno, che sino alla vigilia del voto erano sembrate capaci di raccogliere un ampio consenso dei delusi, non superarono nemmeno la quota di sbarramento.

Sembra quindi che gli italiani, in fondo, siano davvero un po' più stupidotti degli altri. Che fossimo pronti a rifugiarci sotto l'ala di chi promette più comodità e bengodi per tutti già lo diceva la nostra storia. Ma che fossimo pronti anche a metterci dalla parte di chi ci ha preso a sonore mazzate solo perché si teme l'ipotetica sculacciata altrui ancora ci mancava.
Del resto guardando ai fatti oggettivi non si riesce a capire cosa avrebbe dovuto fare di peggio il PD per non essere votato e per vedere anzi i propri vertici piazzati davanti a un plotone d'esecuzione.
In tre anni questo partito ha sostenuto due colpi di stato, fatti peraltro con l'aggravante della destrezza, che hanno portato al potere prima il Gold-man trilaterato Mario Monti e poi la versione giovanile del Nano di Arcore, Matteo Renzi. Alla luce di questo il Partito “Democratico” dovrebbe cambiare nome in Partito Golpista, decisamente più appropriato. Se Letta aveva premuto per privatizzare quelle poche risorse di Stato che ancora rendevano qualche miliardino di euro, Renzi ha accelerato al massimo in questo senso. Questo governo ha concesso il famoso aumento di 80 € in busta grazie a minori tasse, ma questo taglio sarà in larga parte compensato da una riduzione degli assegni familiari e il fatto di insistere solo sulla prima delle due misure ha dato parecchi crediti alla campagna elettorale dei Golpisti. Renzi ha anche favorito, si vedrà in che misura, l'estensione del contratto a tempo indeterminato, non prima di aver svuotato quest'ultimo di parecchi contenuti. Ha confermato la sudditanza atlantica del nostro paese in particolare sulla questione degli F-35 e dell'Ucraina. E infine, non per colpa specifica di Renzi bisogna dire, ma per una generale responsabilità del PD, l'Italia è stata esclusa dalla Russia quale terminale del gasdotto South Stream. Renzi ha telefonato a Putin per chiedere spiegazioni, probabilmente per sentirsi sbattere il telefono dopo aver incassato la giusta lamentela di Mosca, stanca di governi che da almeno tre anni facevano di tutto per saltarle sui genitali, e così addio possibilità energetiche a buon mercato per il nostro paese.

Insomma, nell'ora più nera, l'Italia è riuscita a votare chi da programma vuole portare l'oscurità e la cosa sembra essere stata bene proprio a tanti.

13 commenti:

ekarrrt ha detto...
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ekarrrt ha detto...

Caro Simone, sempre interessanti i tuoi interventi.
Utilizzo qui una prospettiva prepolitca per esprime qualche considerazione in merito.
Sarebbe interessante sentire l'opinione di più persone.

http://www.victoryproject.net/articolo.php?id=506

Grazie per l'attenzione
lorenzo merlo

Simone ha detto...

Grazie Lorenzo, ho letto il tuo contributo e lo trovo interessantissimo, degni di approfondimenti.
Quello che tu chiamo "gradiente di consapevolezza" per me e la mia esperienza spirituale è il "livello di coscienza", ma è la stessa cosa di cui parli.


Complimenti!

Matteo Volpe ha detto...

In realtà il risultato del Pd è ben lontano da quel successo che i media hanno voluto rappresentare. E' il 40% del 58% di chi ha votato, quindi solo il 23, con 11 milioni di voti, meno di quelli di Veltroni nel 2008 (che allora tutti considerarono sconfitto). C'è stato un 41% di italiani che non ha votato per nessun partito, sintomo della totale mancanza di una prospettiva politica alternativa, cosa di cui gli italiani sono ben consapevoli!

Per i particolari ne ho scritto qui:
http://nuovalira.blogspot.it/2014/05/vince-il-pd.html

Simone ha detto...

@ Matteo V

Benvenuto Matteo. Concordo con quanto dici in effetti nell'articolo ho scritto "almeno il 40% di quelli che si sono recati a votare" e non il 40% degli italiani.

La cosa resta comunque preoccupante poiché si presume che chi vada al voto lo faccia con consapevolezza e non per consumare la matita, mentre il voto espresso sembra indicare esattamente il contrario.

Anonimo ha detto...
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Anonimo ha detto...
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Anonimo ha detto...
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Anonimo ha detto...
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Anonimo ha detto...
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Anonimo ha detto...

Proporrei per l'infamissimo pd il nuovo nome di "partito collaborazionista", più che golpista. Il golpe, o meglio l’occupazione del patrio suolo, è opera dei poteri esterni e il pd, dopo Monti, deve gestire il direttorio (“non eletto”) collaborazionista.

Il pd non è un partito italiano e per l'Italia, perché fa gli interessi dei padroni sopranazionali (opposti a quelli italiani), fregandosene delle sofferenze sociali imposte ... ai suoi stessi elettori.

Due sono le caratteristiche che fanno apprezzare il pd ai suoi padroni global-finanziari:

1) Quella del pedissequo, usando come metafora la figura dello schiavo romano che seguiva il padrone in ogni dove, pronto a soddisfare ogni suo desiderio. Il pd, infatti, è per i poteri esterni che hanno occupato monetariamente, finanziariamente ed economicamente l’Italia, il maggior contenitore di pedissequi sub-politici a disposizione. Molto meglio del servus callidus plautiano, che prende troppe iniziative, agisce fra l’astuto e lo stupido creando qualche problema al potente padrone (Berlusconi messo da parte?).

2) Quella di saper imbrogliare "professionalmente" il popolo senza scrupolo alcuno. Così, si fanno passare le controriforme antipopolari per le "necessarie riforme" renziane che "rilanceranno" il paese. L'abilità di imbrogliare il popolo (oggi particolarmente obnubilato) è stata sviluppata e affinata lungo la catena involutiva pds-ds-pd, nell’arco di due buoni decenni. Ormai i piddini-collaborazionisti sono i massimi esperti, nella penisola, in questa spregevole arte. Renzi, poi, con i suoi discorsi fra il “maestro di vita” e la televendita, con le sue slide e le Leopolde, ne è la massima espressione.

Spero che su questo tu sia in sintonia con me, Simone.

Cari saluti

Eugenio Orso

Anonimo ha detto...
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Simone ha detto...

@ Concordo Eugenio.
Tra l'altro rivedo nelle tue parole molti dei bei ragionamenti di Diego Fusaro.
Il PD è quanto di peggio sia mai riuscito a produrre la politica italiana e la mia memoria di 33enne arriva a Craxi e Andreotti, dei quali da bambino sentivo dire peste e corna, fai tu.

Ma dimmi una cosa, ve be' che ti leggo volentieri, ma è proprio necessario che i tuoi commenti appaiano 7/8 volte ? :-)

Altra cosa, quando ci organizziamo per un lavoro politico insieme? Ho novità importanti...